"Un uomo santissimo"


La spoliazione davanti al padre e al vescovo nella piazza di Assisi, aveva portato finalmente Francesco a scoprire la sua identità di figlio di Dio e la sua configurazione a Cristo. Diventare come Gesù. Fu questa il senso della sua vita espresso nella Regola per i frati: "Questa e la vita del vangelo di Gesù Cristo, che frate Francesco chiese che dal signor Papa Innocenzo gli fosse concessa e confermata" (Regola non bollata).
La sua conformazione/imitazione di Cristo cercata per tutta la vita I'ebbe perfino impressa nella sua carne con i segni delle stimmate. Scrisse frate Elia dopo la morte di Francesco: "Ed ora vi annuncio una grande gioia, uno straordinario miracolo: non si è udito un portento simile, se non nel Figlio di Dio, Cristo Signore. Qualche tempo prima della sua morte il nostro Padre (Francesco) apparve crocifisso, portando impresse nel suo corpo le cinque piaghe, come sono veramente le stimmate di Cristo".

La ricchezza della povertà


Povertà è I'atteggiamento umile di chi non rivendica nulla di fronte al dono di Dio, ma dimora nella gratitudine per I'esistenza donata con tutti i suoi beni. Non occorre affannarsi per ammassarli, ci sono già!

In tal modo la povertà diventa partner di una relazione di alleanza, di un patto (=commercium) che procura i doni più belli: chi sposa Madonna Povertà rinuncia a bastare a se stesso, rimette a Dio quel poco che ha e riceve da lui, che è tutto, il centuplo. L'uomo rinuncia al suo nulla, perché tutto gli e donato, per partecipare al tutto di Dio. Concetto che può essere assimilato senza problema solo da chi ha fatto di Dio il suo tutto. Questa e I'intuizione della povertà secondo Francesco, un atto di fede nell'onnipotenza di un Dio fedele. II Poverello possiede tutto perche non ha nulla di sé, ma tutto il mondo da Dio.

Così quel giovane che rinunciò alla casa e alla famiglia trovò una famiglia numerosissima e mille case ospitali. La povertà radicale di Francesco lo fa possessore in anticipo di cieli nuovi e di nuove terre, della nuova creazione che Dio prepara per i suoi eletti, stabilendo nuove relazioni con il creato e i fratelli. Vertice meraviglioso di questa esperienza del mondo rinnovato è il "Cantico delle Creature" in cui Francesco partecipa del giudizio di Dio sulla creazione: "E vide che era molto buono" (Genesi).

Ma la nuova creazione coinvolge e modifica anche le relazioni tra gli uomini annunciata nel saluto-augurio messianico: "La pace sia con voi". Era il saluto dei frati di Francesco. Icona di tale nuova fraternità è lo stile di vita dei compagni del santo che vivevano nella letizia e nella carità vicendevole.

Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate Leone

O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, e li illumini alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce; li infiammi all’amore, perché tu, Signore, sei amore; poni in loro la tua dimora e li riempi di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.

Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, perché possiamo conoscere qual è l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.

Venga il tuo regno: affinché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, dove la visione di te è senza veli, l’amore di te è perfetto, la comunione con te è beata, il godimento di te senza fine.