07 Maggio

06 Maggio
6 Maggio 2021
08 maggio
8 Maggio 2021

07 ROSA MISTICA
Maria è la Rosa Mistica; è il fiore scelto, delicato, perfetto della creazione spirituale di Dio Fu piantato, nutrito, difeso nel mistico giardino del Paradiso.
La Scrittura si serve dell’immagine del giardino quando vuole parlare del cielo e dei suoi abitatori. Il giardino è un luogo scelto per la coltivazione di piante e di fiori, grazioso e vario, riservato a cose che sono dolci al gusto, fragranti, belle a vedersi ed utili per il nutrimento; e in conseguenza, in senso spirituale, significa la casa degli spiriti beati e delle anime sante, lì insieme riunite, ricche di fiori e di frutti che essi hanno prodotto per la cura amorosa di Dio; fiori e frutti di grazia, fiori più belli e profumati di quelli di qualunque giardino, frutti più deliziosi e squisiti di tutti quelli prodotti da qualunque giardiniere della terra.
Tutto ciò che Dio ha fatto parla del Creatore: le montagne parlano della sua eternità, il sole della sua immensità, i venti della sua potenza. In simile maniera i fiori e i frutti parlano della sua santità, del suo amore, della sua provvidenza; e quanto più sono rigogliosi, tanto maggiormente rivelano la bontà del luogo da cui provengono. Si vuoi dire che, dal momento che i fiori e i frutti si trovano nei giardini, anche il giardino ha la sua magnificenza che parla di Dio. È una cosa eccezionale trovar fiori belli tra le rocce delle montagne, o ricchi frutti in un deserto di sabbia.
Come con i fiori e i frutti sono indicati, in un senso mistico, i doni e le grazie dello Spirito Santo, così con il giardino viene indicato misticamente un luogo di spirituale riposo, di calma, di pace e di gioia. Similmente i nostri progenitori furono posti in «un paradiso di delizie», ombreggiato da piante, con l’albero della vita nel mezzo, e con un fiume che irrigava il terreno. E Nostro Signore, parlando dalla croce al buon ladrone, chiama «paradiso», o giardino di piacere, il luogo beato, il cielo dove l’avrebbe portato con sé.
Perciò san Giovanni, nell’Apocalisse, parla del cielo, del palazzo di Dio come di un giardino o paradiso, nel quale era l’Albera della Vita che produceva ogni mese i suoi frutti. Tale fu il giardino nel quale la Mistica Rosa, la Vergine Immacolata, venne custodita e formata a diventare la Madre di Dio, dalla nascita fino al matrimonio con san Giuseppe. Per tre anni rimase nella casa di sua madre, Sant’Anna, e poi visse per altri dieci nel tempio di Dio. In quei santi giardini, Maria visse nell’intimità con Dio, allietata continuamente dalla sua grazia, e crebbe come un fiore del cielo, fino a quando, all’annunzio dell’angelo, la virtù dell’Altissimo la ricoprì e lo Spirito Santo discese in lei.
Questo fu il destino dell’Immacolata Concezione. Al di fuori di lei, anche la rosa più bella nel paradiso spirituale di Dio è bruciata in qualche modo dal gelo, e sbattuta dal vento. La Vergine invece fu, fin dall’inizio, perfetta nella bellezza e nella dolcezza, e quando l’angelo venne a lei, la trovò piena di grazia, grazia che aveva ricevuta da Dio, ma che ella aveva accresciuta in ogni istante della sua vita.

Racconto: Come il caffè

Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili.

Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare.

Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro.

Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco.

Quando l’acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò carote, in un’altra collocò uova e nell’ultima collocò grani di caffè.

Lasciò bollire l’acqua senza dire parola.

La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre.

Dopo venti minuti il padre spense il fuoco.

Tirò fuori le carote e le collocò in una scodella.

Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.

Finalmente, colò il caffè e lo mise in un terzo recipiente.

Guardando sua figlia le disse:

“Cara figlia mia, carote, uova o caffè?” fu la sua domanda.

La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici, dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l’uovo sodo.

Dopo le chiese che provasse il caffè, ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.

Umilmente la figlia domandò: “Cosa significa questo, padre?”

Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, “l’acqua bollente”, ma avevano reagito in maniera differente.

La carota arrivò all’acqua forte, dura, superba; ma dopo avere passato per l’acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.

L’uovo era arrivato all’acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.

Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo, avevano cambiato l’acqua.

“Quale sei tu figlia?” le disse.

“Quando l’avversità suona alla tua porta; come rispondi?”

“Sei una carota che sembra forte ma quando l’avversità ed il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza?”

“Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, una pietra durante il tragitto diventa duro e rigido?

Esternamente ti vedi uguale, ma sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?

“O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l’acqua, l’elemento che gli causa dolore.

Quando l’acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo migliore sapore.”

“Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che illumina la tua strada davanti all’avversità e quella della gente che ti circonda.”

Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e positività il “dolce aroma della bontà e della speranza nel domani” (Anonimo)

Preghiera

O Padre, che hai effuso i doni del tuo Spirito sulla beata Vergine orante con gli Apostoli nel Cenacolo, fa’ che perseveriamo unanimi in preghiera con Maria nostra madre per portare al mondo, con la forza dello Spirito, il lieto annunzio della salvezza.

Fioretto

Oggi ti dedicherai in modo speciale alla preghiera personale e comunitaria. Se possibile parteciperai al cenacolo di preghiera che si tiene nella tua parrocchia o altrove, per condividere con i fratelli l’esperienza della contemplazione dei divini misteri, pregando in modo speciale la Vergine Santa.