05 Maggio

04 Maggio
4 Maggio 2021
06 Maggio
6 Maggio 2021

05  CASA D’ORO
Perché Maria è chiamata Casa d’oro? L’oro è il più prezioso di tutti i metalli. L’argento, il rame, l’acciaio possono essere lavorati e trasformati in meravigliosi oggetti di arte, ma nessuno di essi è ricco e splendido come l’oro. Noi abbiamo poche occasioni di vederlo in gran quantità; ma chi l’ha visto sa quanto è magnifico il suo splendore. Ecco perché nella Scrittura il Paradiso è chiamato, con espressione simbolica, «Città di oro». «La città», dice san Giovanni, «era di oro puro simile a puro cristallo» (Ap 21,18). Con tale immagine, egli vuole darei un’idea delle meravigliose bellezze del cielo, paragonandolo alla più bella delle sostanze terrene. Perciò Maria è detta Casa d’oro; perché la sua grazia, le sue virtù, la sua innocenza, la sua purezza, sono di uno splendore cosi trascendente e di una perfezione talmente luminosa, sono tanto preziose e cosi sublimi, che perfino gli angeli, per cosi dire, ne sono abbagliati.
Ma riflettiamo ancora: Maria è una Casa d’oro, o, io direi piuttosto, un Palazzo d’oro. Immaginiamo di vedere un intero palazzo o una grande chiesa, tutta d’oro, dalle fondamenta fino al tetto; tale è Maria per il numero, la varietà, l’estensione delle sue grandezze spirituali. Ma perché è detta casa o palazzo? E palazzo di chi? Ella è il palazzo, la casa del gran Re, di Dio stesso. Il Figlio di Dio, uguale al Padre, una volta abitò in lei. Fu suo ospite; anzi più che ospite perché questi viene dal di fuori nella casa e poi la lascia. Ma Nostro Signore nacque in questa santa casa. Egli prese la carne e il sangue da lei, dalla carne, dalle vene di Maria. Giustamente quindi Maria fu nobilitata tanto da essere oro puro, perché con questo oro doveva formare il corpo del Figlio di Dio. Fu oro nella sua concezione, fu oro nella sua nascita. Attraverso il fuoco delle sofferenze divenne come oro nella fornace, e quando sali al cielo fu, secondo le parole dell’inno, «innalzata al di sopra degli angeli in una gloria ineffabile, e si assise vicino al Re, vestita di oro».

Racconto: La lezione della farfalla.

Un giorno, apparve un piccolo buco in una crisalide. Un uomo, che passava di lì per caso, si fermò ad osservare la farfalla che, per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.

Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.

Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.

L’uomo continuò ad osservare, perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare.

Non successe nulla! E la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare.

Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era il modo in cui Dio la faceva crescere e sviluppare.

A volte, lo sforzo è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.

«Chiesi la forza… e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte. Chiesi la Sapienza… e Dio mi ha dato problemi da risolvere. Chiesi l’amore… e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare. Non ho ricevuto niente di quello che chiesi… Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.»

Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli.

Preghiera

O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Fioretto

Oggi sarai strumento di gioia per gli altri. Eviterai ogni forma di tristezza nel cuore e farai in modo che, nel nome della Vergine della Risurrezione, i cuori afflitti delle tante persone che conosci si trasformino, anche se per un solo giorno, in cuori di gioia e di speranza.